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Rosario+Vampire: Intervista a Akihisa Ikeda

Grazie alla disponibilità della GP Publishing, a Lucca Comics and Games 2012 abbiamo avuto l'occasione di ottenere un'intervista esclusiva con Akihisa Ikeda, autore, tra le altre cose, di Rosario+Vampire.

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Com'è nata l'idea per Rosario+Vampire nel 2004? Quale era l'idea originale e come si è modificata lavorando con l'editor Shūeisha?

L'idea originaria era quella di Muka, un vampiro che aveva un crocifisso che trasformava il suo carattere. Da lì ho ideato la scuola di mostri e ho allargato la storia, includendo altri personaggi ed espandendo il mondo di Rosario. L'idea originale è rimasta quella ideata, ma gli episodi sono stati discussi di volta in volta con gli editor, limando i dettagli.

In Rosario+Vampire l'accademia Yōkai funge da ambientazione per tutti gli incontri (e gli scontri) dei personaggi. Per la maggior parte questi sono Yōkai, cioè mostri, figure mitologiche che attingono all'immaginario tradizionale Giapponese e, in alcuni casi, mondiale (come il licantropo). Quanto lavoro di ricerca è stato fatto per caratterizzare a dovere i mostri e i personaggi in maniera equilibrata?

Fin da piccolo ho sempre avuto una passione per i mostri. Quando ho avuto l'occasione di creare un mondo l'ho popolato con i mostri che mi hanno affascinato, da me rivisti. Molti mostri li conoscevo solo di nome e ho dovuto approfondire su internet, rendendoli però dei personaggi a tutto tondo.

La trama di Rosario+Vampire oscilla tra commedia scolastica, storia d’amore e manga di combattimenti (il classico shonen). Come bilancia i tre differenti filoni narrativi?

Non mi preoccupo di creare un genere o l'altro e poi dare equilibri ai generi. Io ho una storia in mente, la quale dapprima assume una certa connotazione e poi un'altra, ma non mi chiedo di che genere sia l'episodio su cui lavoro. Ho solo una storia in mente ben precisa (e so anche come deve finire) e la scrivo e disegno in quel modo.

Lei ha debuttato con Kiruto nel 2002, poi Rosario+Vampire stagione uno e, ora, Rosario+Vampire II. Com'è cambiato il suo modo di lavorare in questi dieci anni?

Nel corso degli anni tecnicamente sono rimasto lo stesso, ma stranamente ci metto più tempo a finire le tavole, impiegando tutto il mese di tempo che ho disposizione. Adesso mi concentro molto di più sui dettagli, stando più attento nel costruire le mie tavole.

In Italia siamo arrivati a metà della prima stagione di Rosario+Vampire. Senza anticipare molto, come evolveranno i personaggi e cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione?

Mentre la prima stagione era ambientata all'interno alla scuola, nella seconda vedremo nuove avventure all'esterno. Inoltre compariranno le sorelle maggiori di Muka, che porteranno grande scompiglio. Anche le altre protagoniste femminili avranno un ruolo più importante. E anche gli uomini, ovviamente. [Ride]

Quali sono i mangaka che l’hanno ispirata maggiormente e quali gli autori e i manga che hanno lasciato un segno nella sua vita?

Jojo! Anche Kiseju, ma so che L'Ospite Indesiderato in Italia non è stato pubblicato interamente.

Infine una domanda riguardo a Lucca. Qual è stata l'accoglienza che le ha riservato il nostro pubblico e quale messaggio vuole lasciare ai suoi lettori Italiani?

Prima di venire in Italia avevo paura che non mi conoscesse nessuno e che avrei fatto una signing session praticamente deserta. Invece quando ho visto tutta quella gente in fila per me mi sono commosso perché non mi sento ancora un maestro affermato. Adoro l'Italia e gli italiani e avere fan italiani mi rende molto felice. Quindi chiedo ai miei fan di continuare a seguirmi e li ringrazio dell'accoglienza.

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